Essere pilota di F1 è una delle professioni più glamour del 2025, ma quanto guadagnano in realtà Lewis Hamilton, Carlos Sainz, Andrea Kimi Antonelli e i loro colleghi? I contratti e gli stipendi offerti dalle scuderie sono esclusi dal tetto di spesa, il che permette alle star della griglia di restare fra gli sportivi meglio pagati al mondo.
Hamilton ha sorpreso tutti firmando con la Ferrari per il 2025, siglando un accordo milionario che ribalta ancora una volta le classifiche salariali in F1. Stabilire con precisione gli stipendi dei piloti non è semplice, poiché aggiornamenti contrattuali, bonus legati alle prestazioni e sponsorizzazioni rendono difficile quantificare l’importo esatto che ciascuno percepisce.
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Quanto guadagnano i piloti di F1 nel 2025?
Nel 2022, Max Verstappen ha sottoscritto uno dei contratti più vantaggiosi della storia della Formula 1, arrivando a parità economica con il suo acerrimo rivale Lewis Hamilton. Negli anni 2023 e 2024, grazie a bonus legati alle performance, Verstappen è riuscito a superare Hamilton, pur mantenendo entrambi lo status di atleti fra i meglio retribuiti del panorama sportivo.
Il nuovo contratto di Hamilton con la Ferrari lo avvicina ulteriormente al suo storico rivale e, se dovesse conquistare un ipotetico ottavo titolo mondiale con la scuderia (anche se non nel 2025), i suoi bonus salirebbero vertiginosamente. Nel frattempo, il giovane contendente Lando Norris ha firmato un accordo molto remunerativo con la McLaren, sebbene la sua giovinezza e la relativa inesperienza nei campionati mondiali lo collochino ben al di sotto di Verstappen e Hamilton.
D’altro canto, il compagno di squadra e attuale leader del campionato, Oscar Piastri, ha rinnovato il suo contratto con la McLaren prima dell’inizio della stagione 2025, beneficiando di un sostanziale aumento salariale. L’investimento della scuderia sembra aver già dato i suoi frutti.
Di seguito sono riportati gli stipendi base dei piloti di F1, secondo diverse fonti affidabili e senza considerare i bonus per le prestazioni.
Pilota |
Scuderia |
Stipendio base |
Max Verstappen | Red Bull | $65m |
Lewis Hamilton | Ferrari | $60m |
Charles Leclerc | Ferrari | $34m |
Fernando Alonso | Aston Martin | $20m |
Lando Norris | McLaren | $20m |
Oscar Piastri | McLaren | $20m |
George Russell | Mercedes | $15m |
Carlos Sainz | Williams | $10m |
Pierre Gasly | Alpine | $10m |
Alex Albon | Williams | $8m |
Nico Hulkenberg | Sauber | $7m |
Esteban Ocon | Haas | $7m |
Lance Stroll | Aston Martin | $3m |
Yuki Tsunoda | Racing Bulls | $2m |
Kimi Antonelli | Mercedes | $2m |
Gabriel Bortoleto | Sauber | $2m |
Ollie Bearman | Haas | $1m |
Liam Lawson | Red Bull | $1m |
Jack Doohan | Alpine | <$1m |
Franco Colapinto | Alpine | <$1.5m |
Isack Hadjar | Racing Bulls | <$1m |
Il tetto di spesa in F1 incide sugli stipendi dei piloti?
La risposta è semplice: no. Come già accennato, gli stipendi dei piloti sono gestiti separatamente dal tetto di spesa. Infatti, i tre dipendenti meglio retribuiti sono esenti da tali limitazioni, condizione che solitamente riguarda anche i vertici delle scuderie. Altri costi, come quelli dedicati al marketing e le spese relative ai servizi, non rientrano nel calcolo complessivo.
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