Kimi? Andrea? Antonelli? Come fai a sapere quando Toto Wolff è arrabbiato?
Kimi? Andrea? Antonelli? Come fai a sapere quando Toto Wolff è arrabbiato?
Alessandro Lombardo
Toto Wolff non è il tipo che, quando si arrabbia con uno dei suoi piloti in Formula 1, si lascia prendere dagli eccessi. Il capo della Mercedes preferisce invece interpretare le emozioni individuali con un approccio molto personale, soprattutto quando si parla del giovane pilota austriaco.
La stagione debuttante di Kimi Antonelli in F1 è stata costellata di alti e bassi sorprendenti. All’età di 18 anni, il pilota si trova ad affrontare la sfida del W16, alternando performance brillanti a momenti decisamente complicati.
Dopo aver conquistato il suo primo podio al Gran Premio del Canada, non è riuscito a replicare il successo. A complicare ulteriormente la sua stagione, durante il Red Bull Ring ha avuto un incidente al via del primo giro, scontrandosi con il quattro volte campione del mondo, Max Verstappen.
In un’intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera, Antonelli ha rivelato il curioso soprannome che Toto Wolff gli riserva in base alle prestazioni in pista.
"Quando rendo al meglio, mi chiama Kimi; quando le cose vanno meno bene, Andrea; e se commetto errori, mi dice semplicemente Antonelli". Questa simpatica abitudine offre agli appassionati un divertente spunto durante le trasmissioni.
Nonostante le difficoltà, Antonelli ha espresso profonda gratitudine verso il dirigente Mercedes, definendolo un vero mentore nella sua carriera. "Ho conosciuto Toto nel 2018, quando mi invitò a entrare a far parte dell’Accademia. Crescere al suo fianco mi ha permesso di imparare tanto e, col tempo, ho avuto l’opportunità di conoscerlo anche fuori dalla pista. Mi considero davvero fortunato ad avere una guida così preziosa e a poter contare su molte figure importanti all’interno del team che mi hanno sempre supportato", ha dichiarato il giovane pilota.
Toto Wolff ha contribuito notevolmente all’ascesa di Kimi Antonelli nelle categorie minori
Nonostante l’incidente di rilievo al Gran Premio d’Austria, Wolff ha difeso il suo pilota, inquadrando l’errore come una tappa necessaria nel percorso di apprendimento tipico di una stagione debuttante.
"Errori come questi possono capitare", ha commentato il dirigente dopo la gara.
"Non appena Antonelli è rientrato in garage, gli ho fatto notare che la manovra non era stata eseguita correttamente – un fatto che lui aveva già intuito. In pratica, le gomme si sono bloccate e abbiamo dovuto analizzare attentamente l'accaduto. È un peccato che anche Max si sia trovato coinvolto, ma nel mondo della Formula 1 simili episodi possono accadere sia ai piloti più esperti sia a quelli in erba."
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