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Lewis Hamilton and Kimi Antonelli

La triste somiglianza che accomuna Hamilton e Antonelli

La triste somiglianza che accomuna Hamilton e Antonelli

Alessandro Lombardo
Lewis Hamilton and Kimi Antonelli

Cosa hanno in comune Carlos Sainz, Franco Colapinto, Lewis Hamilton e Andrea Kimi Antonelli? Tutti sono al centro dell'attenzione in questa stagione di Formula 1.

La pausa estiva è in pieno svolgimento ed è il momento ideale per fare il punto della situazione. Oggi analizziamo le prestazioni dei piloti: chi ha offerto le migliori prestazioni in pista e chi, invece, non è ancora riuscito a farsi notare in questa stagione?

Dopo il primo semestre, è consuetudine fermarsi a valutare le prestazioni in pista. Molti piloti hanno dimostrato livelli di rendimento elevati, rendendo difficile stilare una classifica definitiva, fatta eccezione per alcune figure particolarmente evidenti. Tuttavia, abbiamo preparato una graduatoria che elenca i cinque migliori e i cinque peggiori piloti di questi primi mesi.

Migliori piloti

5. Alex Albon Iniziamo la nostra top five con Alex Albon. Sebbene altri nomi come Isack Hadjar, Nico Hülkenberg o Gabriel Bortoleto abbiano fatto parlare di sé in alcune gare, Albon si distingue per la sua costanza nonostante tre abbandoni consecutivi. Con il soprannome di "Mr. Consistente", segna regolarmente punti, supera il compagno Carlos Sainz e si piazza all’ottava in classifica, appena dietro i piloti delle squadre di vertice, fatta eccezione per Yuki Tsunoda. In sintesi, rappresenta il miglior elemento fuori dai top team.

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4. Lando Norris Lo scorso anno, il britannico ha intravisto per la prima volta una vera corsa al titolo, pur non riuscendo a superare Max Verstappen nella seconda metà della stagione. Norris ha spezzato una lunga crisi di vittorie ed è stato incoronato campione con un distacco di 63 punti. Quest’anno la battaglia si fa ancora più serrata, essendo a soli nove punti dal contendente Piastri durante la pausa estiva. Pur non dovendo più temere Verstappen, il suo compagno di squadra, ancora inesperto, lo sfida duramente. Con il secondo posto nella lotta per il titolo e cinque vittorie all’attivo, Norris si conferma tra i migliori e accende le speranze di una corsa per il campionato.

3. George Russell Le speculazioni su possibili cambiamenti, soprattutto con l’arrivo di Verstappen, hanno mantenuto alta la tensione in Formula 1, ma George Russell è rimasto imperturbabile. Dopo l’addio di Lewis Hamilton dalla Mercedes, il britannico ha dimostrato di meritare il sedile argento, nonostante la vettura del team non riesca ancora a competere con le migliori. Con solo tre gare fuori dalla top five e sei podi all’attivo, Russell appare come il candidato ideale per conquistare un titolo mondiale non appena la Mercedes presenterà una vettura più competitiva.

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2. Max Verstappen Al secondo posto troviamo Max Verstappen. Il tetracampeone mondiale ha capito sin da subito che non sarebbe stato possibile conquistare un quinto titolo consecutivo a causa di una vettura Red Bull decisamente deludente quest’anno. Tuttavia, quando lui e il suo team trovano la configurazione ideale, il suo talento emerge in piena regola: a Suzuka ha realizzato una pole impeccabile, una delle quattro ottenute durante la stagione, e ha vinto sia a Suzuka che a Imola. Incredibilmente, nonostante la pressione del compagno Russell, si attesta al terzo posto in classifica.

1. Oscar Piastri Al vertice della classifica troviamo Oscar Piastri. Le statistiche non lasciano spazio a dubbi: il giovane australiano vive una stagione da sogno. Negli ultimi dodici mesi ha mostrato un notevole percorso di crescita. In passato aveva problemi con la gestione dei pneumatici e la velocità era un punto debole rispetto a Norris, ma quelle difficoltà sono ormai alle spalle. Con un atteggiamento sereno e una forza mentale notevole, Piastri supera persino il compagno di squadra. Con soli nove punti di distacco nella corsa al titolo, la grande incognita resta: riuscirà a mantenere questo ritmo inarrestabile o verrà sopraffatto dalla pressione?

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Peggiori piloti

16. Kimi Antonelli Il novellino di 18 anni, che aveva iniziato la stagione con risultati promettenti, sta attraversando un momento difficile. I suoi “stabilizzatori” si sono rapidamente spenti e, da quando è ripreso il calendario europeo, l’italiano ha registrato performance deludenti. Sul territorio europeo appare fuori luogo, avendo accumulato quattro abbandoni, un 18° posto, un 16° in Belgio e appena un punto in Ungheria. Paradossalmente, il suo breve passaggio in Canada gli aveva regalato un podio, ma in Belgio la prestazione è crollata al punto da vederlo quasi in lacrime durante la conferenza stampa. La pressione è evidente, ma confidiamo che Antonelli saprà rimettersi in carreggiata.

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17. Lewis Hamilton Passando a Lewis Hamilton, ormai icona del passato, dopo tanti anni di gloria sembrava che il sette volte campione avesse davvero bisogno della pausa estiva. In Ungheria ha vissuto uno dei momenti più difficili della sua carriera, apparendo visibilmente scosso davanti alle telecamere. Le immagini dei tifosi ansiosi di rivederlo a Imola sono ancora impresse nella memoria. Pur mostrando ancora, di tanto in tanto, sprazzi della sua inconfondibile classe, è evidente come la pura velocità stia cedendo il passo alla nuova generazione, capeggiata da Charles Leclerc. A metà stagione in Ferrari, il tanto ambito ottavo titolo sembra ormai sempre più lontano.

18. Carlos Sainz A seguire troviamo Carlos Sainz. In Ferrari ha dovuto cedere terreno a un rivale più esperto e, nonostante abbia dimostrato il suo valore contro Leclerc, la situazione in pista non ha mostrato segni di miglioramento. Un’opportunità gli era stata offerta persino da James Vowles, con una chance in Williams, ma il successo non si è ancora concretizzato. Con soli sedici punti, si trova al sedicesimo posto in classifica, ben lontano dai venti punti di Pierre Gasly in una Alpine o dai 54 di Albon. È chiaro che Sainz non ha ancora trovato il ritmo giusto e deve urgentemente migliorare, qualcosa di cui siamo certi possa fare.

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19. Franco Colapinto Passiamo ora a Franco Colapinto. Dopo il deludente inizio di Jack Doohan, al giovane argentino è stata data un’opportunità in Alpine, come già preannunciato dall’inizio dell’anno. Colapinto, che lo scorso anno aveva impressionato in Williams sostituendo Logan Sargeant e segnando subito dei punti, ha iniziato in Alpine come pilota di riserva. Nonostante l’occasione, le sue prestazioni non sono state all’altezza delle aspettative. Nell’ultima gara in Ungheria, ha fatto partita dalla quattordicesima posizione per poi retrocedere fino al diciottesimo, con errori e incidenti che lo hanno lasciato fuori punteggio, chiudendosi al 26° posto. Non sorprende che nel suo entourage si stiano considerando possibilità fuori dalla Formula 1.

20. Yuki Tsunoda Concludiamo con il pilota che ha reso meno in questa prima parte della stagione, rappresentando la più grande delusione. Il giapponese, che ha sostituito Liam Lawson dopo soli due weekend, ha debuttato in Red Bull al Gran Premio del Giappone, riuscendo a raggiungere il Q2 e classificandosi decimo a Bahrain, dove ha segnato il suo primo punto terminando al nono. Da allora, la mancanza di costanza – specialmente nelle sessioni di qualifica in cui fatica a raggiungere il Q3 – ha penalizzato l’intero team, che attualmente occupa il quarto posto nel campionato costruttori. Con soli dieci punti e il diciottesimo posto, è evidente che l'ombra di Verstappen aleggia su di lui, rendendo incerta la sua permanenza in Red Bull per la stagione prossima.

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