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Lewis Hamilton looking grateful and Ted Kravitz appearing alarmed edited together on a background of the tifosi at Monza

Una difesa meritata! Una voce autorevole in F1 sostiene Hamilton nella guerra con la Ferrari

Una difesa meritata! Una voce autorevole in F1 sostiene Hamilton nella guerra con la Ferrari

Alessandro Lombardo
Lewis Hamilton looking grateful and Ted Kravitz appearing alarmed edited together on a background of the tifosi at Monza

Sky Sports F1 presenta ora l’analisi di Ted Kravitz, che si unisce a chi ha difeso Lewis Hamilton e Charles Leclerc a seguito delle controverse dichiarazioni di John Elkann.

Il presidente della Ferrari aveva parlato con la stampa dopo il doppio DNF di Hamilton e Leclerc al Gran Premio del Brasile, elogiando ingegneri e meccanici del team, ma senza tirarsi indietro nel criticare la prestazione dei due piloti. “Osservando i nostri ingegneri, è evidente che la vettura ha mostrato dei miglioramenti; tuttavia, in altri aspetti non è al livello che ci si aspetterebbe,” aveva spiegato Elkann prima delle Olimpiadi invernali del 2026.

Inoltre, Elkann ha ribadito l’importanza di concentrarsi in pista, affermando: “I nostri piloti devono dare il massimo e parlare meno, perché ci attendono gare cruciali. Non è irraggiungibile finire al secondo posto nel campionato costruttori.” Nel frattempo, sia Hamilton che Leclerc hanno confermato il loro impegno in Ferrari attraverso i social media, mentre personalità come Jenson Button e Karun Chandhok si sono schierate in favore dei piloti. Ted Kravitz, dal canto suo, ha esaminato a lungo i commenti del presidente nel suo intervento al podcast Sky Sports F1 Show.

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Analisi di Kravitz sulla situazione in Ferrari

Quando Simon Lazenby ha chiesto se le parole di Elkann fossero intese come stimolo o come ammonimento, Kravitz ha risposto: “Il messaggio sembra invitare il team a concentrarsi per evitare di scivolare al quarto posto in campionato e, al contrario, a recuperare terreno fino a salire tra i secondi o addirittura i terzi.” Ha spiegato che questa mentalità rispecchia l’approccio della Ferrari, che valuta la stagione in base alla posizione in classifica: finire secondo si traduce in punti importanti e dati oggettivi. “Si potrebbe sostenere, ad esempio, di avere la seconda vettura più veloce; sebbene non siano state vinte gare, il risultato risulta comunque giustificato,” ha aggiunto.

Tuttavia, Kravitz ha ricordato che sono stati gli sforzi di Hamilton e Leclerc a correre verso quei punti, nonostante le limitazioni tecniche della vettura. “L’auto presenta un difetto fondamentale – la mancanza di aderenza e l’impossibilità di mantenerla ben piantata al suolo – che neanche l’aggiornamento belga è riuscito a correggere. In sostanza, sono i piloti a raccogliere punti nonostante le difficoltà.” Conclude: “Tutti cercano costantemente di migliorare. È possibile che Elkann si sia lasciato trasportare dall’insoddisfazione per una doppia DNF, situazione deludente per qualsiasi team. Resta da vedere se le sue parole verranno riviste, ma una cosa è chiara: la priorità dei piloti è e resterà sempre il bene della squadra.”

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