Alonso, Antonelli e le chance di Aston Martin e Mercedes nella NUOVA F1
Alonso, Antonelli e le chance di Aston Martin e Mercedes nella NUOVA F1
Alessandro Lombardo
Mercedes e, soprattutto, Aston Martin si collocano nell'élite della Formula 1 attuale, pur non essendo leader incontrastati.
Con lo sguardo rivolto al 2026, l’attenzione si concentra su queste due scuderie che potrebbero segnare l’inizio di una nuova era, pronte a partire con forza. Le ambizioni crescono, alimentate dalla possibilità che Max Verstappen possa cambiare scuderia dopo la stagione 2026, un’ipotesi che potrebbe sconvolgere gli equilibri del campionato.
Non è un segreto che, da quando Red Bull Racing ha preso il comando nel 2024, sia Aston Martin che Mercedes abbiano attraversato periodi complessi. Oltre alle sfide legate alle prestazioni, entrambe le squadre devono far fronte all’imminente progetto di Red Bull di sviluppare il proprio motore per il 2026, un elemento che, insieme a problematiche interne specifiche, rende il futuro ancora più incerto e competitivo.
Duo di pilot in Aston Martin e Mercedes
Per consentire un eventuale passaggio di Verstappen verso Aston Martin o Mercedes nel 2027, è fondamentale che le formazioni mantengano una certa flessibilità. Mercedes, ad esempio, ha già assicurato a George Russell un contratto pluriennale comprensivo di clausole legate alle prestazioni.
In questo scenario, nel 2027 Verstappen potrebbe occupare il posto di Andrea “Kimi” Antonelli, attualmente vincolato a un contratto annuale e destinato a ruoli di riserva o a cercare opportunità altrove. La convivenza di Russell e di un ipotetico Verstappen potrebbe rappresentare una sfida, considerando le recenti dinamiche interne all’interno della scuderia.
La grande scommessa per Mercedes nel 2026 e oltre risiede nello sviluppo del proprio motore. L’ultima revisione delle normative motorizzate, avvenuta nel 2014, portò la casa tedesca a dominare la Formula 1 fino al 2020, regalandosi numerosi titoli mondiali.
Le aspettative sono dunque alte per il 2026, sebbene il successo non sia garantito e comporti dei rischi. Mercedes dispone del know-how, dell'infrastruttura e della capacità produttiva necessarie per affrontare la sfida, anche se il fatto di fornire motori anche a McLaren, Alpine e Williams richiede una produzione su larga scala, una realtà con cui il team è ormai abituato.
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Dipartimento aerodinamico in Aston Martin e Mercedes
Oltre alla motorizzazione, il design complessivo del monoplazza si conferma cruciale per il successo nel 2026. Non basta infatti avere un motore affidabile: l’aerodinamica deve essere perfettamente calibrata. Mercedes ha ancora da colmare alcune lacune, considerando che il suo reparto aerodinamico ha impiegato fino a tre anni per adeguarsi alle nuove normative, registrando anche alcuni arretrati nel 2022 e nel 2023.
Per Aston Martin, invece, il passato ha mostrato alti e bassi: il team è spesso partito bene dopo la pausa invernale, ma le successive migliorie non sempre si sono tradotte in prestazioni costanti in gara. Tuttavia, il 2025 ha evidenziato un significativo progresso, grazie anche alla nuova fabbrica e all’arrivo di Adrian Newey, la cui esperienza e il rapporto consolidato con Verstappen potrebbero fare la differenza.
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Conclusione
In conclusione, sia Mercedes che Aston Martin puntano sulla solidità del proprio modello di lavoro. Al momento, Verstappen sembra incline a restare nella sua attuale scuderia per il 2027 e il 2028, nella speranza che Red Bull e Ford presentino soluzioni competitive per il 2026.
Tuttavia, se le condizioni non dovessero allinearsi e si attivasse la clausola di rendimento durante l’estate 2026, è probabile che Aston Martin e Mercedes, e magari persino Ferrari, possano emergere come protagonisti nella corsa al titolo. Mentre Aston Martin scommette sull’alleanza con Honda e sull’expertise di Newey per attrarre il pilota, Mercedes potrà contare sul prestigio della propria tecnologia motorizzata per consolidare la propria posizione.
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