La leggenda della Formula 1, Lewis Hamilton, sta affrontando una prova di pazienza alla Ferrari, dove le difficoltà di adattarsi al nuovo team sembrano persistere. A 40 anni e con una carriera costellata di successi, il tempo per tornare al vertice si sta restringendo rapidamente.
Dopo aver conquistato sei dei sette titoli mondiali con la Mercedes, Hamilton ha preso la difficile decisione di lasciare le Silver Arrows al termine del 2024. Il suo passaggio alla scuderia italiana rappresenta un tentativo di riaccendere le speranze per ritrovare il successo, anche se il cambiamento porta con sé nuove sfide e pressioni.
Con solo sei gare rimaste nella stagione, il pilota si trova al sesto posto della classifica individuale, mentre la Ferrari occupa la terza posizione tra i costruttori. Nella tratta finale del campionato si contano ben 174 punti, distribuiti tra sei Gran Premi e tre gare sprint ancora in programma. Pur non essendo più matematicamente in corsa per il titolo, Hamilton intende raccogliere ogni punto possibile per impedire che rivali come la Red Bull superino la Ferrari nella classifica costruttori.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dalla carenza di podi: dopo aver trionfato nello sprint del Gran Premio di Cina, il pilota non è riuscito a salire sul podio nelle gare tradizionali di questa stagione. Se questa tendenza dovesse continuare, sarebbe la prima campagna della sua carriera in cui non otterrebbe nemmeno un podio in un Gran Premio.
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È il destino segnato per Hamilton in Ferrari?
Nonostante le difficoltà iniziali con la scuderia italiana, la situazione di Hamilton non appare del tutto disperata. Il pilota, che non ha avuto voce in capitolo nella progettazione dell'SF-25, guarda con ottimismo alla stagione 2026, quando guiderà una vettura per la quale pare aver contribuito in modo significativo allo sviluppo.
Un elemento che potrebbe fare la differenza è la revisione delle normative prevista per l'anno prossimo. Questa ristrutturazione regolamentare potrebbe stravolgere l'attuale assetto del campionato, offrendo alla Ferrari una nuova opportunità di riscossa.
Se Hamilton riuscirà ad avviare la stagione con il giusto ritmo, potrebbe addirittura contendersi un storico ottavo titolo mondiale. Tuttavia, il bicampione Mika Hakkinen non è altrettanto convinto. In una recente intervista, l'ex pilota McLaren ha analizzato le difficoltà attuali di Hamilton e il preoccupante numero di gare senza podio da quando ha debuttato in Ferrari.
"Innanzitutto, Lewis è un pilota straordinario. Nel corso della sua carriera ha saputo gestire ogni forma di pressione e il suo talento è innegabile", ha commentato Hakkinen. Il finlandese ha poi sottolineato: "Quando un pilota entra in un nuovo team, solitamente ci vogliono quattro o cinque anni per adattare la vettura al proprio stile di guida. Lewis dovrà avere la pazienza di attendere quel processo. Non basta salire in macchina e pensare 'questa vettura è fantastica, vincerò gare'. Ci vuole impegno, lavoro e dedizione."
Se le previsioni di Hakkinen si avvereranno, è probabile che Hamilton non vedrà miglioramenti significativi fino a quando non raggiungerà la metà dei 40 anni. Pur sapendo che il successo a quell'età non è impossibile, il limite della pazienza potrebbe manifestarsi prima del 2030.
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