Andrea Kimi Antonelli ha davanti a sé un’occasione unica, poiché George Russell e Mercedes non sono ancora riusciti a trovare un accordo per il contratto 2026.
Le due parti desiderano proseguire la collaborazione, ma gli interessi divergono nettamente: il pilota britannico punta a un impegno a lungo termine con una retribuzione elevata, mentre la scuderia sembra preferire un contratto di durata minore accompagnato da un modesto aumento salariale.
I vertici, tra cui Toto Wolff e lo stesso Russell, avevano più volte assicurato che l’estensione contrattuale era solo una questione di tempo. Tuttavia, con l’avvicinarsi del Gran Premio di Singapore l’accordo resta ancora in sospeso. Le principali divergenze riguardano due aspetti fondamentali: il compenso economico e la durata dell’impegno contrattuale, poiché Russell vuole vedere il suo ruolo di leader riconosciuto anche in termini salariali.
Mercedes ha avanzato un’offerta di tipo “1+1” e si parla già di un eventuale piano B che potrebbe coinvolgere anche Carlos Sainz. Per alleggerire le trattative, il pilota britannico avrebbe addirittura suggerito l’introduzione della cosiddetta “clausola Antonelli”, una soluzione mirata a bilanciare le esigenze delle parti e a garantire una maggiore flessibilità contrattuale di qui alle prossime sfide in pista.
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Russell aspira a un salario simile a quello di Norris, ma Wolff si oppone
Secondo diverse fonti, tra cui Autosport Web e F1 Oversteer, l’ideale per Russell sarebbe un contratto triennale che preveda una retribuzione paragonabile a quella di Lando Norris in McLaren. Tale accordo porterebbe il pilota a guadagnare intorno ai 20 milioni di sterline all’anno, ben oltre gli attuali 12 milioni. Wolff, sebbene disposto ad accettare un aumento, insiste però per non superare una cifra indicativa di circa 15 milioni di sterline annue.
Non volendo rischiare di rimanere senza contratto, il pilota britannico sarebbe disposto a firmare un accordo di breve durata, sempre che venga inserita la tanto discussa “clausola Antonelli”. Russell è convinto di essere il leader naturale all’interno del team Mercedes e, a tal proposito, cerca un’integrazione salariale nel caso in cui, nella prossima stagione, superasse Antonelli di un margine concordato. Nel frattempo, Wolff continua a spingere per la conclusione di un contratto annuale che preveda condizioni particolari.
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