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An image of Mercedes F1 drivers Kimi Antonelli and George Russell in the paddock at the 2025 Belgian GP

Questi sono i motori che Mercedes e gli undici team utilizzeranno nella nuova era della F1

Questi sono i motori che Mercedes e gli undici team utilizzeranno nella nuova era della F1

Alessandro Lombardo
An image of Mercedes F1 drivers Kimi Antonelli and George Russell in the paddock at the 2025 Belgian GP

Nel 2026 la Formula 1 inaugurerà una nuova era, proprio come accadde nel 2014 e nel 2022, segnando una svolta decisiva nel mondo del motorsport. Il cambiamento principale interesserà i motori, con ripercussioni dirette sulle prestazioni delle monoposto.

La domanda che ora si pone è: quale motorizzazione adotteranno gli undici team dalla prossima stagione? Nel 2025 i motori Mercedes e Ferrari hanno dominato la scena, essendo stati scelti rispettivamente da quattro e tre scuderie, mentre Honda e Renault hanno fornito il loro contributo a una sola squadra ciascuno, in una griglia destinata a vedersi maggiormente diversificata.

Mercedes: Mercedes

Come da lunga tradizione, Mercedes affiderà la propria corsa al motore di fabbrica, celebre per il successo ottenuto nel 2014 a seguito della riforma dei regolamenti tecnici. Nonostante le difficoltà riscontrate durante le modifiche aerodinamiche del 2022, il motore Mercedes è considerato uno dei favoriti per affrontare il 2026. L’esperienza e l’impegno continuo nel perfezionamento della tecnologia conferiscono a questo propulsore la solidità necessaria per competere ad altissimi livelli.

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Ferrari: Ferrari

Anche Ferrari entrerà nella nuova era con il proprio motore, una scelta che nonostante non sia sempre stato il più potente, ha dimostrato di essere al passo con i concorrenti. La scuderia italiana punta a ritornare in corsa per il titolo mondiale, obiettivo ambizioso dopo oltre due decenni di assenza dalle maggiori battaglie per il campionato. Maranello lavora intensamente per affinare le prestazioni del suo propulsore, fondendo tradizione e innovazione per ribaltare le sorti in pista.

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Red Bull Racing: Red Bull Ford

Dopo stagioni complesse con Renault e altri fornitori, Red Bull Racing ha trovato un punto di svolta con Honda, avventura che però giunge al termine. Dal 2026 il team collaborerà con Ford per sviluppare e utilizzare motori esclusivi, un progetto in fase di consolidamento da anni. Resta da vedere come questa nuova sinergia influirà sulle prestazioni in pista, ma i piloti e i tecnici sono fiduciosi che l’innovazione tecnologica possa restituire al team il vantaggio competitivo a cui è abituato.

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McLaren: Mercedes

McLaren ha fatto affidamento per anni sui motori Mercedes, scelta che ha contribuito a riportare la scuderia britannica ai vertici del campionato e a far rivivere momenti di grande gloria. Con un propulsore potente e un reparto aerodinamico ben strutturato, il team si presenta tra i principali contendenti per la stagione 2026. L’esperienza e il know-how sviluppato nel tempo offrono a McLaren una solida base per rilanciarsi nel panorama della Formula 1 e competere con determinazione ai massimi livelli.

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Williams: Mercedes

Williams ha sempre riposto fiducia nella potenza dei motori Mercedes, scelta che continuerà anche nel 2026. Dopo un periodo di riscoperta del proprio ritmo in pista, la scuderia auspica che l’affidabilità del motore tedesco possa essere il fattore decisivo per scavalcare gli avversari e, magari, rievocare i fasti di un tempo. L’obiettivo è chiaro: con una combinazione di esperienza tecnica e strategia mirata, Williams vuole tornare a competere ad alti livelli nel prossimo campionato.

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Aston Martin: Honda

Honda, dopo il percorso di successo condiviso con Red Bull, inizia un nuovo capitolo collaborando con Aston Martin dal 2026. Il motore, noto per la sua affidabilità, affiancherà una scuderia che ha investito notevolmente per rinnovare la propria struttura, con una nuova fabbrica e significativi miglioramenti aerodinamici. Guidata da Lawrence Stroll, Aston Martin punta a un notevole balzo qualitativo, convinta che questa sinergia tra tradizione giapponese e ambizione britannica possa trasformarsi in un successo in pista.

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Audi: Audi

Audi, attualmente in gara con il nome Sauber, farà il suo ingresso ufficiale in Formula 1 nel 2026 con una motorizzazione sviluppata internamente. Il produttore tedesco, con una storia ricca di successi in altre discipline motoristiche, è determinato a partire con il piede giusto nel panorama della F1, consapevole delle sfide e delle specificità che questo campionato comporta. La nuova avventura rappresenta per Audi l’occasione di dimostrare la propria capacità innovativa in un contesto altamente competitivo.

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Racing Bulls: Red Bull Ford

In linea con Red Bull Racing, anche il team Racing Bulls si affiderà alla nuova partnership con Ford. Questo accordo implicherà che Ford fornisca quattro motori per ogni weekend di gara, una sfida significativa sia per il costruttore che per le scuderie coinvolte. L’obiettivo comune è garantire prestazioni elevate in un contesto di grande competitività, dove ogni ingranaggio e raffinamento tecnico può fare la differenza in pista.

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Haas: Ferrari

Haas si affida, insieme alla stessa Ferrari, al motore italiano per la stagione 2026. Negli anni i risultati con la propulsione Ferrari sono stati altalenanti e, per il nuovo campionato, la stabilità e l’affidabilità del motore saranno fondamentali per sostenere la competitività della scuderia. Oltre a puntare sul motore, Haas dovrà lavorare sull’aerodinamica per ottimizzare le prestazioni complessive della monoposto, cercando di sfruttare al meglio ogni opportunità di miglioramento.

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Alpine: Mercedes

Alpine ha deciso di voltare pagina, abbandonando i propri motori a favore di una soluzione più affidabile con Mercedes. La scelta è dettata dalle evidenti carenze riscontrate con la propulsione Renault, che ha mostrato una potenza insufficiente e problemi al sistema delle batterie. Affidandosi alla tecnologia tedesca, Alpine punta a un netto miglioramento delle prestazioni, combinando un telaio promettente a un motore collaudato, in vista di una stagione che promette emozioni forti e grandi sfide.

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Cadillac: Ferrari

Infine, Cadillac utilizzerà il motore Ferrari per le stagioni 2026 e 2027, prima di presentarsi – probabilmente a partire dal 2028 – con un proprio propulsore nel mondo della Formula 1. Durante questo periodo di transizione, il team americano farà affidamento sulla comprovata capacità della casa di Maranello, cercando di mantenere un livello competitivo elevato in un campionato in continua evoluzione. La strategia adottata da Cadillac riflette un equilibrio tra continuità e ambizione, preparandosi con calma all’introduzione di tecnologie innovative in futuro.

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