La crisi di Hamilton rovina la favola della Ferrari
La crisi di Hamilton rovina la favola della Ferrari
Alessandro Lombardo
Se sono state avanzate molte teorie per spiegare il recente momento difficile di Lewis Hamilton, oggi non c’è dubbio: il campione sta faticando in Ferrari. Forse i 40 anni hanno indebolito la sua agilità in pista, oppure le immensi pressioni e, perché no, qualche eccesso a Maranello hanno intaccato la sua performance.
A questo punto la situazione è avvolta nel mistero. Guenther Steiner, ex direttore di Haas, ha spiegato a Web.de che il problema principale è molto semplice: "Lewis ha perso fiducia in se stesso".
Senza quella spinta interiore, come si può dare il meglio in gara? Ricorda l’entusiasmo e l’illusione che accompagnarono il suo annuncio in Ferrari, come se fosse uscito da una favola; quando la realtà si rivela ben diversa, quella fiducia si dissolve in fretta.
Guenther Steiner afferma che Lewis Hamilton ha perso la fiducia nelle sue capacità
Non c’è dubbio che Hamilton appaia oggi come l’ombra del campione di una volta. Da tempo i suoi tratti di forma non brillano più: le stagioni recenti con la Mercedes sono state deludenti e, durante i weekend di gara, spesso si vedeva un pilota abbattuto dal dover ammettere di non essere più la grande stella della Formula 1. Per questo motivo, ha assaporato con particolare entusiasmo le due vittorie della scorsa stagione – in particolare quella a Silverstone – dopo un lungo periodo privo di successi. Quella giornata, davanti al pubblico di casa, aveva un sapore quasi magico e, per un attimo, sembrava che la scintilla fosse riaccesa.
Spinto dalla nuova sfida in Ferrari, Hamilton ha voluto dimostrare ancora una volta il suo valore. Al Gran Premio di Abu Dhabi 2024, è riuscito a risalire dalla sedicesima posizione fino a conquistare il quarto posto nella sua ultima gara con le Silver Arrows. Durante l’evento di presentazione del Cavallino Rampante, ha dichiarato di vivere il sogno della sua infanzia, trasmettendo un’emozione autentica che ha contagiato tutti i presenti.
Chi avrebbe mai potuto immaginare che quel momento potesse rappresentare il culmine? Purtroppo, da allora la situazione è precipitata: l’assenza di podi in quattordici Gran Premi, decisioni discutibili del team, una vettura che non eroga al massimo e prestazioni personali sotto le attese hanno contribuito a farlo definire "inutile" dopo una brutta qualificazione a Budapest. Oggi, Hamilton appare provato, rassegnato e lontano da quell’impeto che un tempo lo contraddistingueva.
Hamilton appare abbattuto in diverse occasioni durante questa stagione in Ferrari
Motivi di ottimismo per Hamilton nel 2026
Non si può scartare il sette volte campione, considerato da molti il più grande pilota di F1 di sempre. Anche se alcuni ipotizzano un eventuale recesso anticipato dal contratto, Hamilton sta già investendo tutte le energie per tornare in forma e ripartire con forza nel 2026, anno in cui i nuovi regolamenti sui motori promettono di rivoluzionare la competizione.
Potremmo definire questa stagione un capitolo negativo, ma con 105 vittorie alle spalle il pilota britannico potrebbe sfruttare le difficoltà di adattamento dei rivali. La sua vasta esperienza potrebbe fare la differenza e, se saprà ritrovare quella fiducia perduta, il periodo migliore della sua carriera potrebbe essere ancora tutto da scrivere.
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