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Toto Wolff laughing with Lewis Hamilton in front of Mercedes logo

Tutti i motivi per cui Hamilton NON tornerà in Mercedes

Tutti i motivi per cui Hamilton NON tornerà in Mercedes

Alessandro Lombardo
Toto Wolff laughing with Lewis Hamilton in front of Mercedes logo

Lewis Hamilton è stato al centro delle voci su un possibile ritorno in sicurezza alla Mercedes, soprattutto dopo un esordio in Ferrari che ha deluso sin dai primi istanti.

Il sette volte campione del mondo nutriva l’illusione di ambire a un storico ottavo titolo, ma ad oggi non è riuscito a portare a casa nemmeno un podio per la Scuderia prima della pausa estiva.

Tuttavia, Ralf Schumacher ha espresso in modo deciso il suo parere contro un eventuale ritorno, avanzando alcuni argomenti solidi per escludere una riconciliazione in squadra. Esaminiamo insieme i vari punti per capire se, per caso, potremmo condividere la sua posizione. Ralf Schumacher espone le sue ragioni, mentre i nostri commenti appariranno in corsivo.

Hamilton si trova al sesto posto in classifica piloti
Hamilton si trova al sesto posto in classifica piloti

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Ragioni per cui Hamilton non dovrebbe tornare in Mercedes

Lewis ha 40 anni e grandi aspettative. [Ovviamente, Wikipedia lo conferma: ha 40 anni.] Il contratto con Mercedes prevedeva cifre colossali già da subito, dimostrando che il pilota avrebbe dovuto beneficiare di condizioni economiche eccezionali. [È interessante notare come questo aspetto, per quanto realistico, possa sembrare controverso, dato che per il 2025 erano già state previste somme davvero imponenti.] Inoltre, resta il dubbioso fatto se Hamilton riuscirà a mantenere il massimo delle prestazioni e se vorrà davvero continuare a farlo, considerando che, seppur ancora valido, il suo livello potrebbe non essere più ai vertici di un tempo. [Infatti, il mese scorso Toto Wolff ha sottolineato che George Russell stava emergendo rapidamente, mentre il futuro a lungo termine del giovane pilota appare altrettanto incerto.]”

Osservando i giovani talenti in ascesa – Bearman sta dimostrando performance importanti, così come Hadjar, mentre anche Antonelli e Bortoleto si fanno notare – si evidenzia un gruppo su cui investire. Inoltre, giovani come Alex Dunne e Arvid Lindblad stanno emergendo dal sistema Red Bull, anticipando un futuro ricco di opportunità per le nuove promesse. [Va detto che Bearman non è esattamente un novellino, ma il paragone sottolinea come la competizione interna non sia solo questione di sostituire un titolare, bensì di confrontarsi con una crescente sfida contro Russell.]”

Scommetterei sul futuro. Se fossi a capo di una squadra, sceglierei un pilota giovane e intraprendente, capace di adattarsi e crescere: con l’avanzare dell’età è più difficile rompere con vecchi schemi. [Basta ricordare gli ultimi sette mesi in cui Hamilton ha cercato di rimodellare la Ferrari secondo la sua visione, invece di integrarsi nel modello della Scuderia. Affidare una trasformazione radicale a un pilota quarantenne rappresenta una scelta rischiosa.]”

Questa analisi si rivela ancora più approfondita di quanto ci aspettassimo. Pur esistendo numerose ragioni di natura emotiva che potrebbero spingere uno dei grandi dello sport a cercare il rientro in casa, sul piano pratico tali motivi stanno rapidamente perdendo di forza.

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Hamilton si trova al sesto posto in classifica piloti
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