Non c'è dubbio che la leggenda della Formula 1, Lewis Hamilton, abbia ritrovato entusiasmo dopo la pausa estiva. Il sette volte campione del mondo appariva scoraggiato dalle sue recenti prestazioni con la Ferrari, tanto da arrivare a dichiarare durante il Gran Premio d'Ungheria di sentirsi "inutile" e di non ritenersi più indispensabile per il team.
Dopo un’eliminazione durante la seconda sessione di prove in Azerbaijan, Hamilton ha mostrato un atteggiamento decisamente più positivo, nonostante il pesante colpo della prestazione. “Resto ottimista in vista della gara e credo di poter ancora recuperare terreno. Ammetto di aver sperato di poter puntare a un posto tra i primi tre, un’aspettativa che si è subito infranta”, ha confessato il pilota, visibilmente concentrato sul presente.
I risultati in gara testimoniano questo nuovo slancio. A Baku, il britannico ha ottenuto un ottavo posto, guadagnando preziosi punti per la Ferrari nella corsa al secondo posto del campionato costruttori.
Un recupero simile si è verificato anche al Gran Premio d’Italia: pur partendo dal decimo posto a causa di una penalizzazione ereditata dal Gran Premio d’Olanda, Hamilton è riuscito a risalire la classifica, chiudendo al sesto posto. Fin dalla pausa estiva, il bilancio presenta un DNF, un sesto e un ottavo piazzamento, segni che, seppur modesti, rappresentano passi importanti verso una costanza qualitativa.
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Hamilton si adatta alla vita in Ferrari?
Nei round successivi alla pausa, il pilota ha apparentemente accettato la sua nuova realtà, focalizzandosi nel massimizzare le prestazioni della sua SF-25 e decidendo di non confrontarsi direttamente con il compagno di squadra, Charles Leclerc.
È probabile che il monegasco finisca davanti a Hamilton nella classifica piloti, considerando la differenza emersa durante le sessioni di qualificazione: attualmente il sette volte campione è svantaggiato di 44 punti e si è trovato superato in ben 13 delle 17 sessioni disputate. La velocità impressionante di Leclerc, che ha ben 27 anni, è ormai evidente, costringendo Hamilton a fare i conti con una concorrenza agguerrita.
Tuttavia, nulla esclude un’inversione di rotta per il 2026. Un Hamilton che si rialzi nella lotta per il suo ottavo titolo mondiale potrebbe diventare un rivale ben più temibile per Leclerc, il quale finora non ha avuto occasione di vivere una vera battaglia per il campionato.
Molti degli estremi momenti negativi e delle performance non ispirate del 2025 possono essere ricondotti al fatto che il pilota britannico si è dovuto accontentare di lottare per posizioni intermedie, anziché poter puntare sulle griglie di partenza più competitive, proprio come ha osservato Leclerc dopo il Gran Premio d’Azerbaijan.
Inoltre, né Hamilton né Leclerc hanno potuto ambire a una vittoria nel 2025 a causa dei limiti imposti dalla SF-25, una realtà che dev'essere estremamente frustrante per un sette volte campione. Con i profili regolamentari che cambieranno radicalmente nel 2026, Hamilton potrebbe sentirsi più soddisfatto, consapevole delle nuove opportunità che gli permetteranno di incrementare ulteriormente il suo già impressionante palmarès di 105 vittorie in gara, soprattutto grazie a un maggiore margine di intervento nello sviluppo della monoposto.
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