Dal 2022 George Russell corre per la Mercedes, in un’epoca in cui il team tedesco non compete più ogni stagione per il titolo mondiale. Il pilota britannico, tuttavia, è convinto che il suo momento di gloria debba ancora arrivare, tanto da paragonarsi al leggendario Michael Schumacher, figura iconica nella storia della Formula 1.
Attualmente, Russell sta vivendo la sua settima stagione nella massima categoria e il suo quarto anno intero con la scuderia. Durante questo percorso ha ottenuto quattro vittorie, con l’ultima conquistata al Gran Premio del Canada 2025.
Con 886 punti accumulati, si è affermato nella ristretta élite del motorsport, anche se la corsa al campionato sembra ormai irraggiungibile, dato che Oscar Piastri e Lando Norris sono considerati i favoriti per questa stagione.
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Mercedes vive una nuova era con Russell
Il vantaggio dei piloti della McLaren, Piastri e Norris, è così netto che Russell ambisce a chiudere la stagione tra i tre migliori. La sua determinazione, tuttavia, resta inalterata. "Sono più affamato che mai di dare il massimo", ha dichiarato in un’intervista a Motorsport.com, ammettendo di essersi sempre aspettato risultati migliori. "Dopo sette stagioni, pensavo di vivere almeno un anno in cui mi sarei veramente conteso il campionato. All’arrivo alla Mercedes, credevamo in una lotta annua per il titolo, ma purtroppo i fatti hanno preso direzioni diverse."
Il pilota britannico riconosce di non essere l’unico a dover affrontare queste sfide: "È successo lo stesso con Charles [Leclerc]", ha osservato, sottolineando come pochi avrebbero immaginato il-radical cambio di rotta della McLaren due anni fa, dopo che Lando Norris aveva trascorso cinque stagioni senza contendersi il titolo. Accettare questa realtà, secondo Russell, è parte integrante dell’essenza della Formula 1, un mondo in continua evoluzione in cui ogni stagione porta nuove sfide.
Russell trae ispirazione dal percorso di Michael Schumacher. "Guarda Michael: al suo quinto anno con la Ferrari, pur entrando nella trentina, non aveva ancora conquistato un campionato", ha spiegato il pilota. "Io ho 27 anni, quindi ho ancora tempo per crescere." Con queste parole, il britannico riafferma l’importanza della pazienza e della perseveranza, qualità indispensabili per avere successo nel mondo competitivo della Formula 1.
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