Lo STRANO motivo per cui Hamilton sarà Iron Man in Avengers: Endgame
Lo STRANO motivo per cui Hamilton sarà Iron Man in Avengers: Endgame
Alessandro Lombardo
Lewis Hamilton e il franchise Marvel hanno più in comune di quanto si possa immaginare: entrambi sono sempre stati sottoposti a una pressione enorme a causa delle altissime aspettative.
Il passaggio di Hamilton alla Ferrari, dopo aver conquistato sei titoli mondiali con la Mercedes, richiama il marcato calo di livello che ha contraddistinto i film Marvel da Avengers: Endgame in poi. Gli appassionati dell’MCU sanno bene come aspettative troppo elevate possano diventare un’arma a doppio taglio: il successo al botteghino del 2019 aveva innalzato lo standard, ma nessuna pellicola successiva è riuscita a eguagliare il fenomeno di Endgame.
Oltre al trionfo economico ottenuto, Endgame è senz’altro ricordato per il doloroso addio a uno dei personaggi più amati: Iron Man. In questa pellicola il supereroe, interpretato da Robert Downey Jr. e noto per il suo duplice aspetto di eroe e anti-eroe, si sacrifica per salvare il pianeta. D’altra parte, alcuni media italiani sostengono che Hamilton abbia messo a rischio la sua carriera passando alla Ferrari.
Il giornalista italiano Leo Turrini di Sky Italia ha commentato la prima stagione di Hamilton con la Scuderia:
"Eravamo completamente fuori strada. Hamilton richiama Iron Man in Avengers: Endgame: è giusto che il suo destino finisca in maniera così tragica? Leclerc evoca Gary Cooper in High Noon: dove sono quelli a Maranello che dovrebbero sostenerlo? In totale, zero vittorie (eccetto uno Sprint in Cina), una sola pole e una serie di crisi, mentre Vasco intonava le sue melodie.
Intanto, Vasseur ha già consolidato la sua posizione. Arrivederci e buona fortuna, caro Fred (e vietato imparare l’italiano)".
Turrini ha poi tracciato un curioso parallelismo con un film Marvel, sottolineando quanto in Ferrari sia fondamentale conoscere la lingua locale. La sola frase in inglese contenuta nell’articolo originale era infatti dedicata a Vasseur, in una critica velata alla lentezza con cui sia Hamilton sia il suo team manager stanno imparando l’italiano, un tema già spesso oggetto di discussione.
Lewis Hamilton è sotto una grande pressione per dare il massimo in Ferrari
Il controllo implacabile: parte essenziale dell’esperienza Ferrari
Hamilton ha dichiarato di voler imparare l’italiano fin dal suo ingresso in Scuderia, nonostante il suo nuovo responsabile, in carica dal 2023, non abbia molte scuse per eventuali lacune. La sfida di inserirsi in Ferrari grava non solo sui piloti, ma su tutto il personale: né Vasseur né lo stesso Hamilton, ormai leggenda della Formula 1, sono esenti da questo rigoroso controllo.
I media italiani hanno definito un fallimento la stagione d’esordio di Hamilton con la Scuderia nel 2025, tanto che il pilota 40enne ha addirittura rilasciato un inquietante comunicato durante il Gran Premio d’Ungheria dello scorso weekend, esortando il team a valutare un cambio di pilota.
Ora, con l’inizio di una tanto attesa pausa estiva e la recente proroga pluriennale annunciata per Vasseur, la Ferrari dovrà riconsiderare il modo di motivare il proprio staff in vista della ripartenza di un campionato che, fino ad ora, ha deluso le aspettative.
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