Il grave errore che costò alla Ferrari la leggenda della F1
Il grave errore che costò alla Ferrari la leggenda della F1
Alessandro Lombardo
Un ex-direttore sportivo della Ferrari in F1 ha rivelato quanto il team sia stato vicino a ingaggiare Ayrton Senna e come quel fallito accordo lo abbia spinto ad allontanarsi dalla scuderia.
Senna è ampiamente riconosciuto come uno dei migliori piloti nella storia della Formula 1, avendo conquistato tre titoli mondiali prima di perdere la vita nel tragico weekend del Gran Premio di San Marino del 1994.
Il talento del brasiliano è paragonabile solo a quello di Michael Schumacher e Lewis Hamilton: in dieci stagioni complete, Senna ha totalizzato 41 vittorie e 65 pole position.
Nonostante abbia corso per team leggendari come Lotus, McLaren e Williams, il pilota non ebbe mai l'opportunità di salire a bordo della vettura della scuderia più iconica ed di successo in F1, la Ferrari.
Senza dubbio, sarebbe stata la combinazione ideale. Cesare Fiorio, ex direttore sportivo della Ferrari, ha raccontato quanto si siano avvicinati ad acquisire il più grande talento dell'automobilismo alla fine degli anni '80.
«Per me, lui era il migliore e desideravo averlo a Maranello», ha dichiarato Fiorio a Gazzetta. «Era così rinomato che ottenere un'intervista durante i weekend di gara risultava quasi impossibile, così ho organizzato un viaggio in Brasile, a casa sua a San Paolo, per conoscerlo in un ambiente più sereno.»
Ayrton Senna è stato tre volte campione
«Successivamente ci siamo ritrovati a Monaco per finalizzare il contratto. La trattativa scorreva bene, dato che a Senna sarebbe piaciuto entrare a far parte della Ferrari. Tuttavia, la persona incaricata di succedere a Enzo Ferrari trapelò l'informazione, facendo crollare l'intero accordo.»
Fiorio ha ammesso il disastro causato da questo errore e ha confessato: «In quel momento, decisi anche di lasciare la Ferrari.»
Fiorio guidò la Ferrari tra il 1989 e il 1991, durante il periodo in cui la feroce rivalità fra Senna e Alain Prost dominava la Formula 1, nel pieno splendore della McLaren.
L'italiano fu responsabile dell'ingaggio di Prost e la sua confessione sulla quasi acquisizione di Senna avrebbe potuto creare una formazione esplosiva, vista la competizione serrata che i due avevano messo in campo in McLaren.
Durante gran parte degli anni '80, la Ferrari attraversò un periodo difficile, senza riuscire a conquistare un titolo piloti e ottenendo solo due titoli costruttori nel corso della decade.
Tuttavia, Fiorio assicura che la scuderia disponeva delle risorse necessarie per offrire a Senna l'auto di cui aveva bisogno verso la fine degli anni '80.
«In 30 anni nel mondo delle corse ho imparato che se non si taglia il traguardo, tutto è inutile. Puoi essere il più forte, ma questo non conta se non riesci a portare a termine la gara», ha affermato.
«Partii da quella convinzione e i risultati non tardarono ad arrivare: nel 1989 vincemmo 3 dei 15 Gran Premi e l'anno successivo ottenemmo 6 vittorie, contando su una vettura molto più affidabile. Quelli sono anni di cui sono estremamente orgoglioso.»
«Conservo ancora una Ferrari, quella che Mansell guidò per vincere il Gran Premio del Brasile nel 1989, e che oggi decora la parete della mia proprietà in Puglia.»
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